L’insufficienza respiratoria rimane una delle principali cause di mortalità e morbilità in epoca neonatale. La ventilazione meccanica invasiva, pur indispensabile per mantenere in vita quei neonati, soprattutto prematuri, affetti da sindrome da distress respiratorio (RDS) grave, si associa ad esiti sfavorevoli sia in ambito respiratorio che in ambito neuroevolutivo. Minimizzando il danno polmonare, la compromissione emodinamica e neurologica, ed il lavoro respiratorio durante la ventilazione meccanica ed ottimizzando il comfort per il neonato, è possibile aiutare i piccoli pazienti a superare la fase acuta dell’insufficienza respiratoria e minimizzare gli outcome avversi.
L’incontro si pone l’obiettivo di aggiornare medici ed infermieri sugli aspetti più attuali della ventilazione meccanica in epoca neonatale.
Nella prima sessione verranno affrontati argomenti di ventilazione a partire dalla Sala Parto, quali la transizione del polmone alla nascita, e come questa possa essere supportata dalle tecnologie oggi disponibili, e la gestione del cordone ombelicale.
Nella seconda sessione si parlerà di aspetti chiave della ventilazione neonatale quali il target di volume e il controllo automatico della somministrazione di ossigeno.
Infine, nella terza sessione, saranno illustrate le tecniche più moderne di monitoraggio del neonato ventilato.
L’incontro include tra i relatori un bioingegnere, a testimoniare il valore della collaborazione tra diverse figure professionali. Con i bioingegneri si approfondisce la comprensione dei modelli biofisici che regolano il comportamento del polmone alla nascita e attraverso le diverse fasi del distress respiratorio, il funzionamento delle macchine, le loro performance e i loro limiti, mentre con i neonatologi si approfondisce come, con diversi dispositivi, si possano applicare strategie che sostengano e proteggano la delicata funzione respiratoria del neonato nei diversi scenari dell’insufficienza.